L’ARTE COME TERAPIA

Uno dei nostri difetti principali, nonché fonte d’infelicità, è la difficoltà nel renderci conto di ciò che abbiamo intorno. Soffriamo perché perdiamo di vista il valore di quello che abbiamo davanti, vagheggiando, spesso a torto, attrattive che immaginiamo esistere altrove.
Prendendo spunto dall’omonimo libro di Alain De Botton e Jhon Armstrong, individuato come interessante supporto per una vita più serena, abbiamo oltremodo voglia di confutare l’importanza dell’Arte per ognuno di noi.
Stiamo da anni sperimentando la fantastica alchimia che si innesca ogniqualvolta persone di differenti età, sesso e livello culturale si ritrovano in uno dei nostri corsi. Solo sei ore per approcciarsi con la regina di tutte le tecniche pittoriche, l’Affresco. Nessuna esperienza pregressa nella maggior parte dei casi, con colori e pennelli. Un momendo di stacco dal mondo che resta fuori, uno spazio da dedicare a sè stessi, un viaggio indietro nel tempo. Testare in prima persona come gli artisti del passato avevano imparato ad esprimere le loro emozioni, sentendosi protagonisti e artefici di qualcosa che odora di tempi passati. Pochi istanti e ci si arrende alla propria manualità, spesso la si scopre per la prima volta. I colori scatenano la parte creativa che è rimasta per troppo tempo nascosata. La maggior parte rivela di “non saper dipingere” e alla fine conclude qualcosa di cui rimane fiero e orgoglioso. L’entusiasmo si legge immediatamente nei volti …riuscire a dipingere in pochi passi, la condivisione con gli altri, il far lavorare le proprie mani come mai si sarebbe pensato.
Tutto si impara, tutto serve, tutto arricchisce…dipingere fa star bene!